Gli Alpini di Ferno all'adunata Nazionale di Treviso, nella città dei canali
Anche quest'anno il Gruppo Alpini Ferno ha risposto in maniera corposa alla chiamata per la 90^ Adunata Alpini ANA ('Associazione Nazionale Alpini) che si svolta nella città di Treviso Il 12-13-14 Maggio 2017.
Momenti di trepidante impazienza hanno accompagnato gli agitati partecipanti nei preparativi per la partenza che è stata effettuata nella notte da Giovedì a Venerdì prima della 1.00. Infatti un primo gruppo di 15 Alpini è partito alla volta di Treviso con tutto il necessario per installare un campo Alpino totalmente autonomo, dotato di dormitorio, cucina e refettorio. Un viaggio relativamente corto con 2 lunghe fermate, giusto per non arrivare prestissimo ma praticamente trascorso insonne.
Giunti di buonora in Treviso presso la dismessa Caserma "Salsa", l'avanposto del Gruppo di Ferno, carico di tanto entusiasmo, ha preso in consegna ed occupato un lotto di 320 m2 su erba che il Comitato Organizzatore Adunata (COA) aveva già da tempo assegnato ed ha iniziato ad installare il Campo.
Una rapida identificazione delle zone sulle quali collocare l'attendamento e poi il via allo scarico dei materiali dai furgoni e, sotto la meticolosa direzione di Vittorio Bonetti, si è iniziato dapprima il montaggio del dormitorio dotato di brandine da campo e a seguire il refettorio con panche e tavoli e la cucina con tutte le sue dotazioni di fornelli da campo, piastra, frigorifero ed accessori vari.
Alle 10.00 tutto era installato ed operativo. Dall'ingresso del nostro campo si poteva così osservare finalmente un dignitoso accampamento dotato dei sui confort ma era anche l'ora per gratificarsi e rifocillarsi un pò con una colazione "Tirolese".
Mancavano solo le rifiniture di patriottismo e senso di appartenenza presto aggiunte issando le bandiere tricolore e lo striscione che identifica il Gruppo Alpini Ferno.
Per chi ne ha avuto le forze e la volontà, nonostante la notte insonne, ha approfittato per una breve uscita in avanscoperta nel vicino centro cittadino circondato dalle mura.
Treviso è per definizione una città d'arte, colma di storia, le cui antiche origini risalgono all'epoca romana con la denominazione di "Tarvisium" ma che raggiunse il suo splendore sotto la "Serenissima" (1339). L'antico centro è posizionato in una zona ricca di risorse idriche sorgive che lo attraversano con diversi rami chiamati "cagnani" ed è totalmente circondato dalle mura di protezione con fossato esterno ricolmo d'acqua.
La preparazione del "rancio" ha infine ricondotto gli alpini al campo ed il gruppo affamato si è riunito al tavolo per un gioviale ristoro "culinario".
Divisi in gruppetti con priorità di interesse diverso, il pomeriggio è stato dedicato alla visita più approfondita del centro storico che fin dall'ingresso è apparso fittamente decorato in un tripudio di bandiere, bandierine, stendardi, striscioni, coccarde lungo le vie e viottoli di intenso passaggio.
Valore aggiunto lo hanno dato gli addobbi nelle vetrine di moltissimi negozi dove gli articoli esposti erano accostati al tricolore aggiungendo così una raffinata spettacolarità e richiamo all'evento 90^ Adunata.
Di indiscusso comune interesse è stata la visita alla fontana delle "tette" che nel periodo della "Serenissima" spillava vino bianco da un seno e rosso dall'altro in occasione di particolari festeggiamenti e tutti i cittadini potevano bere gratuitamente per tre giorni.
Altre meraviglie architettoniche che testimoniano gli antichi splendori della città sono Piazza dei Signori, la Loggia dei Cavalieri, il Palazzo dei Trecento, il Duomo, Il Battistero di S.Giovanni Battista e una lunghissima lista di luoghi, edifici nonché una rete canali che attraversando la città per azionare i mulini e che le conferiscono un gradevole aspetto di antico di borgo nella natura.
In serata, nell'orario pre-cena e dopo cena sono giunti al campo altri 8 componenti del gruppo, tra i quali il Sindaco di Ferno, Mauro Cerutti, incrementando così le presenze a 23.
Per la maggior parte del gruppo, la serata di venerdì è stata vissuta nuovamente in visita al centro di Treviso fino a notte inoltrata. La ricerca di posti ristoro per un tranquillo relax ha portato per alcuni l'incontro casuale con altri alpini e gentilissimi trevigiani e trevigiane doc formando così gruppetti festosi che hanno dato vita a canti e squisita allegria; insomma "tutti amici, amici di tutti" per un indimenticabile stare bene insieme.
Il risveglio al campo di sabato mattino ha avuto inizio dalle 6.45 e, dopo la classica pre-colazione al bar con "brioche" per alzare la testa, si è trovata l'ispirazione per affrontare l'attesa colazione alpina delle 9.00 con specialità tirolesi.
Carichi di energia, la mattinata è ripresa con l'esplorazione di Treviso centro alla scoperta degli eventi programmati per i 3 giorni dell'Adunata tra i quali la visita alla cittadella militare dove l'Esercito Italiano e con esso gli Alpini in arme hanno infatti allestito diversi stands per mostrare le attuali dotazioni del militare e gli armamenti moderni disponibili ed impiegati nei diversi corpi, alcuni dei quali utilizzati nelle recenti missioni ONU e NATO nel mondo.
Mezzi imponenti in esposizione erano l'autoblindo Centauro, il blindato leggero Lince e l'elicottero AB205EI dell'AVES.
Grazie alla paziente disponibilità del personale militare, la curiosità di tutti, ma soprattutto quella dei bimbi, è stata appagata con esaustive spiegazioni e in alcuni casi, catturandone l'attenzione, sono state eseguite semplici dimostrazioni per un saggio di emozione di "momenti da saldato".
Nella ricorrenza del centenario della Grande Guerra, anche la cittadella militare ha presentato un museo con un concentrato di diversi cimeli dell'epoca ed una ricostruzione di un ospedale da campo con attori figuranti in divisa d'epoca di soldato, di crocerossine e di ufficiale medico che hanno effettuato nella sala operatoria la simulazione di un intervento su un ferito utilizzando le attrezzature e le tecniche chirurgiche dell'epoca.
Nel frattempo al campo sono giunti altri appartenenti al gruppo ai quali si sono aggiunti anche amici ospiti. Durante le fasi di preparazione del pranzo, si è presentato un simpatico e singolare personaggio con la richiesta di scattare fotografie artistiche agli alpini e che alla fine, nel gioviale scambio di battute e di buon cuore alpino, è stato aggiunto alla mensa del Gruppo e si è scoperto poi essere il Dr. Teodoro Teodori, attuale primario del Centro di Medicina (Treviso), fotografo per passione e scrittore.
In definitiva, si contavano 40 commensali seduti alla la grande tavolata del Gruppo, un record !
Nel pomeriggio del sabato, l'ingresso al centro città ha reso evidente l'esponenziale crescita di presenze e, nonostante l'intasamento di alpini in alcune vie, la visita è proseguita ancora verso l'esplorazione dei luoghi simbolo e degli eventi programmati per l'Adunata. La serata è stata lasciata alla discrezionalità di ognuno nella così detta "libera uscita" replicando lo stato di eccelsa serenità della sera precedente.
La domenica mattina, cominciata con temperature gradevoli in ascesa, si è deciso di indossare la divisa con la nuova camicia estiva a quadri blu con stemma logo ANA.
Dopo la colazione, il gruppo ha proceduto allo smontaggio del campo, caricando i mezzi per il ritorno ed ha infine lasciato la Caserma "Salsa" per recarsi a piedi e senza fretta in zona ammassamento.
Giunti in Via Stangade, zona ammassamento del settore 6 Lombardia, sez. di Varese e con mezzora d'anticipo sull'orario presunto di sfilamento anticipato alle 14.00, il Gruppo si è posizionato secondo l'ordine di sfilamento e finalmente rilassato all'ombra nel vicolo. Nell'attesa ognuno ha approfittato per lo scambio di saluti con amici e conoscenti dei Gruppi Sez. di Varese incrociati sul posto.
Il vociferare comune era soprattutto sulla grande quantità di alpini in adunata e accompagnatori per un numero totale arrotondato pari a 450.000 presenze !
Lentamente anche il Sindaco di Ferno e il nostro Alfiere Vittorio Bonetti munito di Gagliardetto si sono posizionati nel raggruppamento di testa della Sezione Varese.
Come da programma di sfilamento, alla testa della zona 10, si è posizionata la storica Fanfara "La Baldoria", a seguire il gruppo di Busto Arsizio, Castellanza, Ferno e gli altri gruppi della sezione. Visto l'alto numero di partecipanti di ferno, 4 alpini del gruppo hanno portato lo striscione del coro Penna Nera di Gallarate posizionato nel raggruppamento di sezione Cori ANA.
Intorno alle 14.45, sono iniziate le manovre di inquadramento in fila per nove ed aggiustamento delle distanze tra le fila con l'allungamento a fisarmonica del lunghissimo corteo ed in pochi minuti è iniziato lo sfilamento del 6° Settore.
La Fanfara “La Baldoria” di Busto Arsizio ha iniziato a battere il tempo con rullante, gran cassa e tamburi perfezionando sul posto il passo e la cadenza e avviandosi subito a passo di marcia intonando di lì a breve l'inno degli Alpini “La 33”.
Sezione dopo sezione, si è percorso il chilometro per uscire dalla zona di ammassamento fino a Viale Frà Giocondo ed iniziare finalmente lo sfilamento all'altezza di Viale Bartolomeo D'Alviano e l'attraversamento di Treviso Centro in un percorso di circa 1.8 Km.
La sfilata dei gruppi della sezione di Varese Zona 10 era finalmente iniziata, incalzata dalla possente corposità della musica della Fanfara “La Baldoria” che riempiva d’orgoglio alpino.
Gli Alpini di Ferno, ben assettati nelle distanze tra le file, hanno sfilato marciando e curando nel frattempo con la coda dell’occhio l'allineamento della propria fila e ben sincronizzati al tempo di marcia con passo e cadenza all’unisono con tutti gli altri hanno sfilato tra gli applausi, gli incitamenti e i saluti.
Lungo tutto il percorso, un pubblico numerosissimo appoggiato alle transenne applaudiva ed inneggiava all’Alpino donando quel senso di orgoglio e gratificazione nel ricordare e rappresentare in sfilata tutto coloro che hanno sacrificato la vita per la Patria, per il tricolore.
Giunti all'altezza di Piazza della Vittoria il Gruppo di Ferno, nel passaggio davanti alla postazione speaker, il mitico commentatore Manuel Principi annunciava con enfasi il passaggio con orgoglio degli Alpini della Sez. di Varese puntualizzando lo sforzo, l'impegno e l'efficacia della solidarietà alpina verso il sociale e l'emergenza.
I Gruppi della Sezione di Varese hanno sfilato perfettamente allineati davanti al Labaro sezionale e poi davanti alle tribune ricevendo il saluto delle Autorità civili e militari, del Presidente ANA, delle varie personalità intervenute in rappresentanza delle diverse organizzazioni.
Superate le tribune, il Gruppo Alpini Ferno ha percorso il restante chilometro tra i saluti, gli applausi e ringraziamenti ed è finalmente arrivato in prossimità del Ponte S. Margherita, punto di scioglimento.
Dopo una breve pausa di rilassamento per dissetarsi presso un punto ristoro all'esterno delle mura, il Gruppo ha ripreso la via per raggiungere i mezzi lasciati alla Caserma "Salsa" e da lì avviarsi verso Ferno.
Un viaggio di ritorno nell'interminabile sequenza di mezzi in direzione Milano dove il pensiero di fine giornata era rivolto alla bella e intensa esperienza vissuta a Treviso ma anche alla 91^ adunata 2018 che si svolgerà a Trento e già con entusiasmo si riaccendeva la passione e la volontà di esserci.
Enzo Ambrosi