Gli Alpini di Ferno all'adunata Nazionale di Asti, nella città delle torri.

Grande partecipazione del Gruppo Alpini Ferno alla 89^ edizione dell'adunata Alpini ANA ('Associazione Nazionale Alpini) che si  svolta nella città di Asti Il 13-14-15 Maggio 2016.
Dopo una trepidante attesa che già da inizio settimana aveva dato inizio al conto alla rovescia dei giorni -3 -2 -1 e poi a ore, finalmente il venerdì mattina un primo gruppo di 15 Alpini è partito alla volta di Asti con tutto il necessario per installare un campo Alpino totalmente autonomo con dormitorio, cucina e refettorio.
Giunti ad ASTI in Piazzale Luigi Sturzo, zona tranquilla della periferia Sud-Est adibita al Campo 10, il Comitato Organizzatore Adunata (COA) ha assegnato un lotto di 320 m2 su erba che l'avanposto del Gruppo di Ferno ha preso in consegna ed occupato per installare il campo.
Con la rapidità del fare e del saper fare, gli Alpini hanno iniziato a montare il dormitorio con i lettini, la cucina da campo con fornelli, piastra e Frigorifero, i gazebo, i tavoli, le panche ed ogni altro accessorio necessario al confort per un dignitoso accampamento. A fine mattinata, tutte le strutture erano operative ed il campo si poteva dire completo con l'installazione del pennone sul quale era issata la bandiera tricolore mentre alla base veniva collocato il grande cartellone con la scritta verticale ALPINO e relativi dettami dell'orgoglio individuale.
La preparazione del "rancio" ha infine suggellato il termine delle attività.
Per chi ne ha avuto le forze e la volontà, ha approfittato per dedicare le ore pomeridiane ad un’escursione in avanscoperta nel vicino centro di Asti e per assistere all'arrivo della bandiera di guerra attesa per le 19.00 in piazza San Secondo.
La città è apparsa subito vestita di tricolore, specialmente il centro decorato in un tripudio di bandiere, bandierine stendardi, striscioni, coccarde. Dove si posava l'occhio emergevano sgargianti i colori dell'Italia. Perfino nelle vetrine gli articoli venivano esposti ed armonizzati con il tricolore aggiungendo una raffinata spettacolarità nell'insieme degli addobbi. Altrettanto addobbate erano le Torri che svettano nel centro urbano e che furono edificate in epoche diverse a vanto di ricche ed importanti famiglie astigiane. La più imponente e famosa è la torre Troyana o Dell'Orologio in Piazza Medici divenuta anche icona e simbolo dell'adunata di Asti.
Negli orari pre-cena e dopo cena sono giunti al campo altri 8 componenti del gruppo, tra i quali il Capogruppo, il Sindaco di Ferno ed il Vice-Sindaco, portando così le presenze a 23.
Per quasi tutti i presenti, la serata di venerdì è stata vissuta in visita nel centro di Asti fino a notte inoltrata dove si sono potute vedere le stravaganze, le goliardie degli alpini, gli incontri casuali con gruppetti festosi trasformati in canti e allegria; insomma tutti amici di tutti.
Il mattino seguente sveglia alle 6.30,  dopo la pre-colazione, intorno alle 9.00 in piena colazione alpina, sono giunti al campo altri 3 alpini incrementando così le presenze.
Riuniti a pranzo si è fatta la conta e, considerando gli ospiti illustri già iscritti al gruppo, quali il Sindaco e Vice-sindaco di Ferno, sono stati ospitati per il pasto anche il Sindaco e Vice-sindaco di Vizzola Ticino, Vice-Sindaco di Lonate Pozzolo, e così il numero dei commensali era già arrivato a 29 persone.
Nel pomeriggio del sabato, in un crescendo di presenze in città, la visita in centro è proseguita ancora alla scoperta degli eventi programmati per i 3 giorni dell'Adunata tra i quali la visita alla cittadella militare dove l'Esercito Italiano e con esso gli Alpini in arme hanno infatti allestito diversi stands per mostrare le attuali dotazioni del militare e gli armamenti moderni disponibili, alcuni dei quali utilizzati nelle recenti missioni ONU e NATO.
La curiosità di tutti è stata appagata con esaustive spiegazione e dimostrazioni specialmente nei confronti dei giovanissimi che con rispetto e coinvolgimento seguivano con emozionata attenzione.
Un altro evento importante è stata la celebrazione alle 16.00 della S.Messa nella cattedrale in ricordo di tutti i caduti nonché le esibizioni  di Cori e Fanfare nelle diverse Piazze.
Una battuta d'arresto al bel tempo, l'ha invece dato un breve temporale che ha costretto la gente alla corsa al riparo ed al rientro all'accampamento dove si è verificato qualche imprevisto, prontamente risolto.
La domenica mattina, in funzione dell'assetto meteorologico in evoluzione verso la totale apertura del cielo e con temperature gradevoli, si è deciso di indossare la divisa con camicia a quadri e stemma con logo ANA. e, dopo la colazione, il gruppo ha proceduto allo smontaggio del campo, preparato i mezzi per il ritorno ed ha infine lasciato l'area per recarsi all'ammassamento nel lato opposto della città.
Uno spostamento compatto e ordinato e, a metà percorso, una sosta per lo spuntino e poi via la risalita attraverso scorciatoie per non restare imbottigliati nella folla lungo il percorso di sfilata.
Giunti all'ammassamento del settore 6 Lombardia, sez. di Varese, con mezzora d'anticipo sull'orario presunto di sfilamento delle 14.15, il gruppo si è posizionato secondo l'ordine di sfilamento e finalmente rilassato all'ombra degli alberi di Via Petrarca. Nell'attesa ognuno ha approfittato per lo scambio di saluti con amici e conoscenti incrociati sul posto. Lentamente si sono posizionati anche il Sindaco di Ferno con il gruppo dei sindaci e l'Alfiere munito di Gagliardetto nel raggruppamento assegnato di testa.
Intorno alle 15.30, sono cominciate le manovre di inquadramento in fila per nove ed aggiustamento delle distanze tra le fila con l'allungamento a fisarmonica del lunghissimo corteo.
Come da programma di sfilamento, alla testa della zona 10, si è posizionata la storica Fanfara "La Baldoria", a seguire il gruppo di Busto Arsizio e Castellanza; il Gruppo di Ferno si è invece posizionato dietro al coro Penna Nera di Gallarate che si è frapposto tra  il gruppo di Castellanza e Ferno. Visto l'alto numero di partecipanti, 4 alpini del gruppo di Ferno hanno portato lo striscione del coro.
Finalmente intorno alle 16.00 è stato dato l'ordine di sfilamento del 6° Settore che ha iniziato, sezione dopo sezione, l'attraversamento di Asti.
La Fanfara “La Baldoria” ha iniziato a battere il tempo con il rullante, la gran cassa e i tamburi perfezionando sul posto il passo e la cadenza e avviandosi subito a passo di marcia intonando di lì a breve l'inno degli Alpini “La 33”.
 
La sfilata dei gruppi della sezione di Varese Zona 10 era finalmente iniziata, incalzata dalla possente corposità della musica della Fanfara “La Baldoria” che riempiva d’orgoglio alpino.
Il gruppo Alpini di Ferno si è dato subito un rapido riassetto nelle distanze tra le file e si è avviato nella marcia curando con la coda dell’occhio l'allineamento della propria fila. Gli Alpini di Ferno, si sono sincronizzati al tempo di marcia con passo e cadenza all’unisono con tutti gli altri ed uscendo dalla via di ammassamento, ha iniziato a sfilare tra gli applausi, gli incitamenti e i saluti.
Nel passaggio davanti alla postazione di inizio sfilamento, lo speaker annunciava con enfasi gli schieramenti con brevi cenni storici e puntualizzava sul significato intrinseco dei messaggi letti sugli striscioni.
Lungo tutto il percorso, il pubblico, la popolazione, la gente appoggiata alle transenne applaudiva ed inneggiava all’Alpino donando quel senso di gratificazione personale per ricordare e rappresentare in sfilata tutto coloro che hanno sacrificato la vita per la Patria, per il tricolore.
Giunti all'altezza di Piazza Alfieri il Gruppo di Ferno ha sfilato perfettamente allineato con un "Attenti a Dest" davanti al Labaro sezionale e poi davanti alle tribune ricevendo il saluto delle Autorità civili e militari, del Presidente ANA, delle varie personalità intervenute in rappresentanza delle diverse organizzazioni.
 
Superate le tribune, il Gruppo Alpini Ferno ha percorso il restante chilometro tra i saluti, gli applausi e ringraziamenti ed è finalmente arrivato lungo Corso Alessandria, punto di scioglimento, dove ha sfilato davanti alla Fanfara “La Baldoria” salutando e ringraziando per la consueta formidabile prestazione musicale.
Una marcia di quaranta minuti che il Gruppo Alpini di Ferno ha sostenuto per coprire l’intera lunghezza del percorso di attraversamento della città di Asti.
Dal punto di scioglimento si è poi tornati ai mezzi di trasporto parcheggiati in prossimità del Campo 10.
Un momento di rilassamento per dissetarsi ed il Gruppo ha preso la strada verso Sud per raggiungere un Agriturismo in località Strevi deve si è finalmente deliziato il palato con sfiziosissime e nostrane specialità locali. Una serata conclusiva iniziata bene e terminata in modo eccellente con lo show finale di canti alpini che ha visto il coinvolgimento di altri commensali con i quali si è condiviso orgoglio alpino e voglia di stare bene insieme.
Durante il breve viaggio di ritorno a Ferno, il pensiero di fine giornata, era rivolto alla bella esperienza vissuta intensamente ad Asti ma anche alla 90^ adunata 2017 che si svolgerà a TREVISO (Veneto) e già nell'immaginario si è spalancato un sorriso come se ciò dovesse avvenire domani.
 
 
Enzo Ambrosi