Gruppo Alpini Ferno e Croce Rossa Italiana di Gallarate
Nella serata di venerdì 19 Dicembre, la Croce Rossa Italiana sezione di Gallarate (VA) ha festeggiato presso la propria sede l'avvio alla conclusione del corrente anno di attività e, con l’occasione, ha riunito gli aderenti per il consueto scambio Auguri di Natale e fine anno.
Per il terzo anno consecutivo la CRI di Gallarate si è avvalsa della collaborazione del Gruppo Alpini Ferno per la preparazione e distribuzione della cena presso la sede di Gallarate confermando la fiducia rimessa al gruppo sia per il servizio offerto che per le scelte culinarie, stringendo ancor di più un legame che nei valori dell'alpino ha radici storiche.
Gli Alpini non dimenticano che nel corso dei conflitti mondiali i feriti furono soccorsi, recuperati, curati ed assistiti dai medici, infermieri e portantini della Croce Rossa.
Per il militare sofferente o morente, era la Crocerossina che, nella tragedia della guerra, con la dolcezza di una donna, diveniva dispensatrice di sorriso per ridare la forza per vivere e sperare.
Come allora, anche oggi la CRI svolge il prezioso compito di soccorso e pronto intervento sul territorio ma spesso la si vede impegnata nelle diverse situazioni svolgendo mutue collaborazioni e affiancamento agli alpini e alla protezione civile sia in caso di calamità, emergenze nazionali che nelle ricorrenti celebrazioni, manifestazioni sportive. La partecipazione dei volontari riesce a sostenere la capillare organizzazione conferendone efficacia ed efficienza.
Con lo stesso spirito di volontariato, gli Alpini di Ferno hanno preparato con impegno la cena per oltre 200 invitati.
Pasti semplici ma sempre attuali e ricercati, “polenta e bruscitt” e “polenta e zola”, hanno soddisfatto l’appetito dei commensali che di riflesso hanno gratificato gli alpini cercando quella complicità goliardica nel brindisi con il vino.
Con quell’impronta di autorevolezza ma anche di gioia, sorriso e tanta simpatia, gli Alpini di Ferno hanno più volte incitato al brindisi intonando “alziamo il bicchier…” ed hanno ricevuto la benevolenza di tutti catturando anche l’attenzione e la curiosità di alcuni giovani volontarie e volontari della C.R.I. affascinati dalle risposte di alcuni “perché” legati al valore alpino, al cappello e la penna nera sul quale svetta.
In tale contesto, un invito è stato esteso al gruppo di giovani per un’integrazione culinaria di fine serata presso la sede di Ferno.
Terminato il proprio servizio, in un’ovazione di applausi gratificanti, gli Alpini di Ferno hanno salutato gli ospiti, lasciato la sede della C.R.I. con un arrivederci e fatto ritorno nella propria sede di Ferno per completare “l’arretrato del proprio appetito” e chiudere così la serata di grande soddisfazione.
Mantenendo l’impegno assunto in prima serata, il gruppo di giovani volontari della CRI ha fatto poco dopo visita alla sede di Ferno aggiungendo soddisfazione alla soddisfazione nel vedere la giovane generazione interessata all'esperienza dell'alpino e al cappello con la penna nera che indossa come icona all'orgoglio ed ai valori guida che ben ne hanno plasmato il carattere, la rettitudine ed il senso di responsabilità nel rapportarsi con la società.
Si guarda dunque con fiducia a questi giovani volontari della CRI affinchè, vivendo un'esperienza protesa verso il prossimo, raccolgano e conservino quei valori che in un certo senso li accumuna agli alpini.
Enzo Ambrosi