Giunti a Monza con la fievole luce crepuscolare, primi fra tutti, gliAlpini di Ferno hanno aperto l'adesione al 2° Raggruppamento Alpini presso i gazebo di accoglienza all'ingresso del parco di Villa Reale.
Entrati dall'ingresso posteriore della maestosa costruzione la cui facciata è prospiciente il parco, si assiste al risveglio della natura in un ambiente suggestivo e al tempo stesso misterioso e surreale che la leggera nebbia al suolo del parco offre allo sguardo dei primi arrivati mentre l'imponente Villa Reale richiama alla memoria la storia della dominazione austriaca. Questo è il luogo dell'ammassamento.
A bordo prato si intravedono i cartelli indicanti le diverse Sezioni ANA della Lombardia ed Emilia Romagna e così alle 7.50, con pochissimi presenti, gli Alpini di Ferno si raggruppano in prossimità della zona assegnata alla Sezione di Varese in attesa che l'organizzazione stabilisca un ordine di inquadramento.
Il tempo scorre e con esso l'affluenza ininterrotta di persone, tanto che alle 9.30, guardandosi attorno, si stima già la presenza di 15 mila Alpini.
La cerimonia di apertura viene ritardata almeno due volte per concludere l'accoglienza del flusso interminabile di Alpini poi, poco dopo le dieci, lo speaker dà finalmente l'annuncio a cui segue l'esclamazione soddisfatta della folla.
Come tipicamente accade nelle adunate, si susseguono gli interventi dell'autorità e delle personalità invitate fino a quando il nostro Presidente ANA, Sebastiano Favero prende la parola e in un crescendo di voce, si libera dal pesante fardello e scarica verso le autorità istituzionali una raffica di pesanti critiche sulla superficialità dei vari organismi statali che hanno mal gestito le situazioni e le azioni di soccorso nonché intervento con esplicito riferimento alle recenti alluvioni nelle quali giovani volontari inesperti hanno dato autonomamente il proprio contributo. Gli alpini non amano andare sui giornali per gloriarsi nel clamore mediatico, bensi, grazie all'addestramento ricevuto e coordinato da efficaci organizzazioni, sono pronti e reattivi per far fronte alle impreviste calamità, prestando la propria gratuita operatività con il solo scopo di aiutare la società. Un applauso assordante chiude l'intervento che risuona anche come monito verso le istituzioni che non investono sui giovani e sul loro volontariato.
Per quaranta minuti si susseguono gli interventi senza una minima replica allo sfogo del nostro presidente ANA poi finalmente poco prima delle undici si dà inizio alla sfilata.
Allineati per sei, ci si guarda attorno e risulta subito evidente che le sezioni più numerose sono quelle di Brescia/Bergamo e a seguire quella di Varese.
Il gruppo Alpini Ferno si avvia preceduto in testa dalla fanfara “La Baldoria” di Busto Arsizio che, con la musica corposa e potente, carica l'orgoglio di tutti gli alpini che seguono.
Lungo l'itinerario si osservano le persone dietro le transenne che inneggiano agli alpini, alcuni incrociano sguardi sbigottiti mentre da altri si catturano anche commenti “ma quanti sono..” in una sfilata che sembra interminabile.
Giunti all'altezza delle tribune si riceve il saluto delle autorità e varie personalità per giungere in breve alla zona di scioglimento salutati infine dal presidente Luigi Bertoglio della sezione ANA di Varese e dalla fanfara “La Baldoria”, a loro volta ricambiati dagli Alpini con un corposo applauso.
Il gruppo ha poi atteso il termine della sfilata che si è conclusa con il così detto “passaggio della stecca”, perché nel 2015, il 2° Raggruppamento Alpini avrà luogo a Busto Arsizio e le autorità della città se ne sono fatte formalmente carico impegnandosi fin da subito all'organizzazione di tale evento.
Il pranzo in un ristorante specializzato in "griglieria" ha infine coronato e concluso una giornata stupenda a Monza che ha regalato agli Alpini di Ferno indimenticabili momenti di grande soddisfazione.
Enzo Ambrosi